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AGENDA//PROGRAMMA POLITICO 

 

Tutti i Partiti e gruppi politici presenti nell'arco parlamentare sono palesemente schierati contro gli animali. Vivisezione, canili lager, caccia, macellazione rituale, sagre manifestazioni e circhi con sfruttamento di animali, allevamenti intensivi e quanto altro sono legalizzati da tutti i Partiti, nessuno escluso.

 

 SOLO DA UNA VISIONE BIOCENTRICA POTRÀ SCATURIRE UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA

 

Il Partito Animalista Europeo si impegna per:

 

AFFERMARE

il biocentrismo  per designare una teoria secondo cui tutti gli esseri viventi meritano  rispetto, tutti  hanno lo stesso diritto di esistere, di sviluppare ed esprimere la propria esistenza senza essere oggetto di sfruttamento.

 

ABOLIRE E VIETARE

# la vivisezione o sperimentazione animale (considerata "cattiva scienza" l'inutile pratica euristica non predittiva per il genere umano è ostacolo alla vera ricerca ed al progresso scientifico) e promuovere la ricerca scientifica incentrata sulle tecnologie sperimentali avanzate sostitutive dell'impiego di animali. In  seguito ad una vincente diplomazia politica tra il PAE ed il Ministro della Salute Balduzzi è stato inaugurato il primo tavolo tecnico scientifico sui metodi alternativi/sostitutivi alla sperimentazione animale, un confronto  proseguito con il Ministro Lorenzin. Il PAE, inoltre, è il maggiore sponsor di STOP VIVISECTION ; l' iniziativa popolare dei cittadini europei (ECI), che ha raggiunto ed oltrepassato il traguardo di un milione di firme, chiede l’abrogazione della direttiva dell’Unione Europea 2010/6 3/UE e la presentazione di una nuova proposta di direttiva che sia finalizzata al definitivo superamento della sperimentazione animale. I vantaggi dei metodi alternativi/sostitutivi alla s.a. sono affidabilità e rapidità dei test e conseguente maggiore tutela della salute pubblica, forte riduzione dei costi rispetto ai metodi che usano animali, valorizzazione di una tecnologia europea nonchè  soluzione dei problemi etici.

# i canili/gattili lager e rimodulare le strutture di detenzione di animali, avviare il PROGETTO SVUOTACANILI: Internalizzare il servizio al fine di correggere l'inefficienza allocativa derivante dall'esistenza di esternalità.  Assegnare, quindi, la gestione dei canili e gattili all'Amministrazione locale coadiuvata dalle associazioni animaliste virtuose ai sensi delle raccomandazioni delle best practices .  Contributo per adozione animali mediante compensazione Tares o vitalizi (obbligatorietà dell'adottante a visite periodiche presso strutture veterinarie Asl e controlli a sorpresa del personale amministrativo dell' Ufficio Diritti Animali coadiuvato da volontari; tali agevolazioni sono vincolate al buono stato di salute dell'animale.). L'obiettivo è dare una casa ai cani ancora senza padrone e di permettere un sostanziale risparmio per le casse dell'amministrazione. Rivisitare la gestione dei canili sia pubblici che privati sulla base di un’ottica culturale diversa al fine di evitare scelte imprenditoriali dirette a sacrificare il benessere degli animali alle logiche del profitto. Contrastare il fenomeno del randagismo ed implementare il programma di sterilizzazione. Promuovere campagne divulgative / Pubblicità progresso del Consiglio dei Ministri per incentivare l’adozione dei cani e dei gatti. Adottare maggiori tassazioni per gli allevamenti ed esercizi commerciali relativi alla compravendita di animali;

# la detenzione dei cani a catena (o corda):  il divieto di detenzione a catena diventi parte integrante di una legge nazionale sul maltrattamento animale atteso che allo stato attuale la compentenza è demandata agli Enti locali (Regioni e Comuni) per statuire leggi od ordinanze che regolamentano la detenzione a catena, a parte l'Emilia-Romagna ( la prima regione italiana nel 2013 ad aver vietato l'utilizzo della catena per i cani) e poche altre Regioni, la maggioranza non ha regolamentato la materia, lasciando un vuoto normativo;

# gli allevamenti intensivi: definiti dalla Food and Agricolture Organization, a nome delle Nazioni Unite, “un vivaio di malattie emergenti” sono responsabili dello sviluppo delle pandemie ed episodi di straordinaria gravità; vietare la commercializzazione di prodotti derivanti da animali clonati, quali carne e latte, presenti nella catena distributiva alimentare;

# la caccia: iniziando dal divieto di caccia nei terreni privati tramite l'abrogazione dell'art. 842 del codice civile riguardante la possibilità per i cacciatori di entrare nei fondi dei privati senza alcuna autorizzazione o comunicazione, no alle deroghe, divieto di caccia nei week end, lotta al bracconaggio, fino all'abolizione totale della caccia;

# l'uso di animali negli zoo, delfinari, circhi, spettacoli itineranti, manifestazioni e sagre storico-culturali, palii, iniziando ad azzerare le sovvenzioni ai circhi con animali e sostegno a quelli "contemporanei" che non ne prevedano l’utilizzo.. Trasformare gli zoo e bioparchi in aree di recupero ed accoglienza per animali feriti o sequestrati con il divieto assoluto della riproduzione in cattività;

# la macellazione degli equidi  (cavalli, asini, ecc.) equiparandoli agli animali d'affezione;

# la macellazione rituale halal (islamica) e kosher (ebraica). La pratica che comporta la morte dell'animale per dissanguamento senza l'obbligo dello stordimento o dell’anestesia. Il PAE è promotore della petizione popolare ABROGARE SUBITO LA MACELLAZIONE RITUALE ;

# qualsiasi forma di violenza e sfruttamento verso tutti gli esseri senzienti, incluso l’uso di animali  nei i circhi,  nelle fiere, nelle manifestazioni storico-culturali, nei delfinari; contrastare i combattimenti clandestini di cani e le corse clandestine di cavalli. Vietare l'uso dei cavalli per la trazione veicolare urbana.

 

INASPRIRE LE PENE PER I REATI CONTRO GLI ANIMALI

Preso atto delle attuali normative vigenti concernenti l’uccisione e maltrattamento degli animali che prevedono pene inferiori ai quattro anni è ben noto che gli autori dei delitti contro gli animali mai varcheranno la soglia del carcere. In virtù dell’Art. 13, Titolo II, del Trattato di Lisbona concernente il Trattato sull’Unione Europea ed il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, “…, l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti,” ratificato dall’Italia con Legge n. 130 del 2 agosto 2008  ma senza che fossero apportate norme di adeguamento dell’ordinamento interno; in forza della Legge Costituzionale 11 febbraio 2022, entrata in vigore il 9 marzo 2022, sancisce il riconoscimento da parte del legislatore costituzionale del valore fondamentale del bene ambiente, esplicitandone il carattere di bene costituzionalmente protetto (la legge di riforma costituzionale incide anzitutto sull’articolo 9 della Carta, l’articolo è stato arricchito di un nuovo terzo comma recante “Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali»);  preso atto del principio più volte ribadito dai giudici di legittimità che tende a prendere in considerazione anche il requisito della sofferenza psichica, gli animali si considerano oramai come esseri viventi suscettibili di tutela diretta e non mediata quali oggetto del sentimento degli esseri umani nutrito verso di loro; si rende necessario introdurre nell’agenda politica, tra le priorità, la discussione dell'attuale legge 189/2004, non armonizzata con il quadro normativo comunitario e considerata dall’opinione pubblica ingiusta ed inadeguata per i valori di una società migliore,  al fine di modificare tale normativa apportando l’inasprimento delle pene che prevedano la certezza del carcere per chi commette reati contro gli animali. Il PAE è promotore della petizione popolare CARCERE PER CHI UCCIDE GLI ANIMALI

 

ISTITUIRE

# il Dipartimento Centrale per la Tutela degli Animali con funzioni di indirizzo, monitoraggio e controllo; assumere la direzione della Task Force (attualmente dipendente dal Ministero della Salute) che opera in stretta sinergia con i N.A.S., con tutte le Autorità competenti in materia, affinché, attraverso una rete ramificata sul territorio, si giunga alla piena applicazione delle Norme e alla reale tutela degli animali. Esprimere parere vincolante sulla nomina del Direttore Genrale della Direzione Generale della sanità animale e del farmaco veterinario al fine di evitare collusioni e fenomeni corruttivi con le lobby del farmaco. Realizzare ed armonizzare gli uffici periferici UDA (Ufficio Diritti Animali) dipendenti direttamente dal Dipartimento Centrale, diffusi su tutto il territorio nazionale, che interagiscano con le associazioni animaliste protezionistiche più virtuose secondo le Best Practices. Implementare e potenziare la figura della Guardia Zoofila. Istituzione del Garante nazionale per i diritti degli animali a capo del predetto Dipartimento.

# i Pronto Soccorso veterinari h24, strutture sanitarie medico veterinarie pubbliche sempre  aperte anche di notte e nei giorni festivi, dotate di ambulanza veterinaria, progettata e realizzata per tale scopo, di rapido intervento nei casi di codici gialli e rossi. Il servizio sarà gratuito sia per gli animali randagi che di proprietà.

 

 PROPORRE

# norma Anti-speculazione:  5x1000 e finanziamenti pubblici solo alle associazioni virtuose. Il 5 per mille indica una quota dell'imposta Irpef, che lo Stato ripartisce, per dare sostegno, tra enti che svolgono attività socialmente rilevanti. Si tratta di finanziamento pubblico, visto che per lo Stato rappresenta un provvedimento di spesa, in quanto vincola parte del gettito dell'imposta sui redditi (IRPEF) alle finalità individuate dal contribuente. Per il beneficiario non sono contributi pubblici ma contributi di natura istituzionale, di fatto i beneficiari non sono tenuti ad osservare una specifica ripartizione tra le spese di gestione/stipendi ed i costi per le attività istituzionali ovvero per la social mission.Tale condizione genera un business milionario ai danni degli animali. Mediamente gli enti beneficiari spartiscono circa il 90% tra stipendi e compensi d'oro, investimenti immobiliari e finanziari, depositi bancari e postali ed immobilizzazioni materiali (terreni e fabbricati, prestigiosi appartamenti sulle rive del Mar Rosso, a due passi dal paradiso di Sharm El Sheikh), costose campagne di propaganda, spettacoli musicali con artisti, ma anche soggiorni in lussuosi alberghi all'estero, cure mediche in cliniche specializzate nella sostituzione dell'intera dentatura in tre giorni ovviamente per umani (scandalo Animalopoli/ENPA) e quanto altro. Di contro solo il 10% viene destinato al benessere degli animali. Al fine di evitare lo sviluppo di meccanismi speculativi e ingiustificatamente lucrativi sulla pelle degli animali proprio da chi li dovrebbe tutelare, il PAE propone l'obbligatorietà per i soggetti beneficiari (onlus, cooperative ed associazioni di promozione sociale e protezionistiche, enti morali) di ripartire i finanziamenti ricevuti ai sensi dei suggerimenti delle best practices che stabiliscono il tetto massimo del 20% per le spese di gestione e raccolta fondi ed il restante 80% da destinarsi alle categorie svantaggiate oggetto delle finalità statutarie. Pena l'esclusione dall'elenco dei soggetti destinatari del 5 per mille e, quindi, dalla ripartizione delle relative quote.  Qualora il contributo sia stato già corrisposto, lo stesso, mancando i requisiti prescritti dalla norma, deve essere recuperato dallo Stato.

 

# riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie, oggi sono assoggettati ad IVA al 22%, continuano, quindi, ad essere collocati nello scaglione IVA più elevato al pari di beni e servizi di lusso e/o non essenziali. L'ordinamento fiscale nazionale riconosce come esenti da IVA le prestazioni sanitarie "rese alla persona”, le prestazioni veterinarie non sono considerate tali. La professione medico veterinaria nella sua totalità rende quotidianamente un servizio di pubblica utilità a tutela della salute pubblica e dell’ambiente e quindi ha il diritto naturale di veder riconosciuta questa importanza. I medici veterinari erogano prestazioni sanitarie e come tali queste devono essere considerate, anche dal punto di vista fiscale, senza nessuna altra distinzione che si traduca in una disparità all’interno della categoria e ad un ingiustificabile costo per consumatore finale.  La salute animale non è un lusso, il settore della salute e del benessere animale è considerato funzionale ad assicurare la continuità della filiera, servizi di pubblica utilità ed essenziali. Si richiede, pertanto, parametrare i pet food ai prodotti alimentari destinati al consumo umano applicando l’IVA agevolata al 4% e l’esenzione IVA per le prestazioni veterinarie. 

 

SALUTE PUBBLICA

PROMUOVERE

# campagne istituzionali divulgative / Pubblicità progresso del Consiglio dei Ministri circa i danni per la salute umana, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dal consumo di carne alimentare contestualmente all'attuazione di un processo di sensibilizzazione finalizzato all'abolizione della stessa carne alimentare; campagne relative alla sofferenza degli animali da reddito,  promuovere e divulgare i benefici, in termini di salute e di eco-sostenibilità, derivanti dalla scelta alimentare di origine vegetale. Promuovere campagne scolastiche rivolte alla sensibilizzazione e all'informazione sulle tematiche. CAMPAGNE  DI SENSIBILIZZAZIONE PAE. 

   

# campagne istituzionali divulgative / Pubblicità progresso del Consiglio dei Ministri circa i danni per la salute umana, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dalla pratica della sperimentazione animale. Amianto, diossina, benzene, fumo di tabacco e Talidomide, Vioxx & Co., causa di disastri farmacologi e di miilioni di decessi in tutto il mondo, tutti testati su animali, sono la conferma del fallimento di tale pratica. Milioni di persone uccise, questo è il costo dalla vivisezione che non viene abolita esclusivamente per garantire profitto, protezione legale ed industrializzazione della medicina.  Esplicita l'affermazione del prof. Silvio Garattini, padre della vivisezione in Italia, che afferma " Il 50% dei farmaci si possono eliminare, siamo d'accordo che fanno parte del commercio e che non hanno niente a che fare".  CAMPAGNE  DI SENSIBILIZZAZIONE PAE

 

DENUNCIARE

all'Antirust le campagne ingannevoli circa i presunti benefici alla salute umana derivanti dall'assunzione di carne alimentare e di cibi di origine animale richiedendone la censura.

 

NAZIONALIZZARE 

l'industria e la ricerca farmaceutiche. Intervento con cui lo Stato, mediante un provvedimento legislativo, acquisisce la proprietà, piena o parziale, o almeno il controllo, di determinate industrie private o l’esercizio delle attività di ricerca scientifica ed impresa del farmaco.  Scopo generale è il controllo statale  rivolto primariamente al perseguimento dell'unica finalità sociale quale la tutela della salute pubblica e non al perseguimento del profitto, fondamentale invece per le imprese private. La nazionalizzazione avvierà uno spontaneo processo di abolizione della sperimentazione animale.

 

GIUSTIZIA E CORRUZIONE

CONTRASTARE

 il fenomeno corruttivo e lo sperpero di denaro pubblico perpetrato da politici, amministratori locali e funzionari pubblici conniventi con le lobbies di potere, con le organizzazioni criminali e soggetti senza scrupoli che per interessi  e profitti personali non esitano a sfruttare gli animali. Questo sistema illegale ha prodotto tragiche conseguenze: gli incalcolabili decessi nei canili lager; le epidemie causate dagli allevamenti intensivi ed i prodotti nocivi derivati; la tossicità delle carni macellate clandestinamente; la sofferenza degli animali detenuti negli zoo e nei circhi; il dilagare del randagismo; la tratta dei cani; la commercializzazione di farmaci nocivi e mortali per l'uomo.

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"Il PAE intende prendere parte al processo politico con l'obbiettivo di collocare la tutela giuridica degli animali ai primi posti dell'agenda politica e sociale e di convincere le altre parti a sostenere gli interessi degli animali. Per il raggiungimento di tali scopi e finalità l'Associazione intende concorrere alle competizione elettorali e referendarie, anche raggruppandosi con altre forze politiche, sociali, culturali che dimostreranno una propensione al dialogo, con il proprio simbolo che sarà il segno distintivo delle proprie liste." Statuto PAE - Art. 2 SCOPI e FINALITA'  

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